Tre giorni a Copenhagen: la capitale più accogliente del Nord Europa.

Copenhagen e le case colorate di Nyhavn sono state da sempre nella mia travel bucket list. Il classico scenario “da cartolina” quasi troppo bello da sembrare vero.

Una volta arrivata quindi, non potevo non iniziare da qui la scoperta della città. Nyhavn è l’antico porto della città di Copenhagen, circondato dalle famose casette colorate costruite in legno e mattoni. Passeggiando lungo il canale si respira un’atmosfera così rilassata, da sembrare fiabesca. Qui trovate molti bar e ristoranti che propongono specialità del posto e vari negozi di souvenirs tra cui uno interamente dedicato ad Hans Christian Andersen, celebre autore di fiabe, tra cui “La Sirenetta”.

Dopo Nyhavn, recatevi ad Amalienborg, residenza dei reali Danesi, dove alle 12:00, nella piazza centrale, avviene il cambio della guardia. 

Proseguite verso nord e con una bella passeggiata raggiungete Kastellet, un’antica fortificazione militare, caratteristica per le casette rosse dai tetti spioventi e per la presenza di un mulino a vento.

Poco distante da lì si trova la famosa statua della Sirenetta, simbolo della città. Non aspettatevi una statua imponente, altrimenti rimarrete delusi. È molto piccola, ma comunque carina.

In inverno in Danimarca fa buio presto (circa alle 15:30), quindi concentrate le vostre energie per visitare la città durante la mattinata. Nel pomeriggio potete scaldarvi in qualche bar e provare le tipiche Kanel Snegle (cinnamon rolls). A Copenhagen i café sono super accoglienti. Il mio preferito tra tutti è il Cafe Norden nella zona di Strøget, la strada pedonale più lunga d’Europa, circondata da bar, locali e negozi. Piena di gente di giorno e super affascinante di sera, quando le luci si accendono.

Kanel Snegle

Il secondo giorno inizia al Castello di Rosenborg, a cui dedichiamo una breve visita, concentrandoci più sull’esterno e sui suggestivi giardini rinascimentali.

La seconda tappa è Christiania, senza dubbio il posto più assurdo e pittoresco della città, che mi aveva incuriosita ancor prima di partire. 

Uno stato libero indipendente nato negli anni 70 da un gruppo di hippy e conosciuto per i suoi edifici colorati, per il divieto di circolazione per le automobili e per la mancanza di forze dell’ordine. Un’esperimento sociale unico al mondo in cui le uniche regole sono: vietato correre e fare foto.

Lasciamo Christiania e ci dirigiamo al mercato di Copenhagen: il Torvehallerne. Una tappa qui è d’obbligo, sia per a varietà dei cibi che offre, sia per i prezzi decisamente più ragionevoli. Provate gli Smørrebrød, tipici della cucina Scandinava. Sono fette di pane di segale con sopra vari condimenti: carne, pesce, salumi e verdure. I miei preferiti il Fiskefilet e il Salmon Smørrebrød. 

Successivamente raggiungiamo Nørrebro, quartiere situato a nordovest della città, noto per la sua atmosfera multiculturale. Qui si trova il Superkilen, un parco pubblico con un’architettura pazzesca. 

Il Superkilen è un progetto architettonico, ma anche artistico e sociale che nasce con l’intento di riqualificare un’area di scarso valore urbanistico e allo stesso tempo per creare un momento di dialogo e di confronto tra i vari abitanti della zona.

Il parco è come una grande installazione con elementi che richiamano ognuna delle comunità che vivono a Nørrebro: una fontana a forma di stella di David, un’insegna con la mezzaluna araba, delle sedute latinoamericane, tavoli da pic-nic armeni ecc. Senza dubbio il posto che mi ha incuriosita di più in città e dove mi sono sbizzarrita a fare foto con la Gopro. Una di queste tra l’altro è finita sul profilo ufficiale Instagram Gopro (potete immaginare l’emozione e la soddisfazione!).

Superkilen – Foto scattata con Gopro

Purtroppo a Gennaio i famosi Giardini di Tivoli, il parco divertimenti più antico d’Europa, erano chiusi, quindi abbiamo trascorso una giornata in Svezia. Raggiungere la Svezia da Copenaghen è molto semplice. Si prende un treno dalla stazione centrale e in 30 minuti si arriva a Malmö.

Malmö è visitabile in mezza giornata. Il primo posto dove vi consiglio di andare è Stortorget, che con i suoi 2500 metri quadrati è la più grande e anche la più antica piazza di Malmö, circondata da interessanti edifici storici.

Successivamente raggiungete Lilla Torg, il centro storico della città con le tipiche casette a graticcio che rendono colorate anche le giornate più grigie. 

Fate poi una passeggiata nel Gamla Kyrkogården, il parco/cimitero di Malmö, dove le persone fanno jogging e camminate, immersi nella natura circostante. L’atmosfera è molto particolare, non per forza ci si reca qui per far visita ai defunti, quindi l’aria che si respira è più tranquilla e familiare e le tombe, molto curate, sembrano quasi decorare il parco, rendendolo suggestivo.

Attraversato il parco, raggiungete poi il Castello di Malmö, la più antica tra le fortezze rinascimentali della Svezia al cui interno potete trovare un acquario, un mercato del pesce e alcuni musei che rendono omaggio al passato culturale della città.

L’ultimo giorno, date le poche ore a disposizione prima della partenza, ci concediamo un po’ di shopping a Strøget dove non dovete assolutamente perdervi l’incredibile Lego store.

Strøget

Nonostante le temperature più favorevoli per visitare Copenhagen siano quelle estive, mi ritengo fortunata ad esserci stata in pieno Gennaio, perché è proprio per combattere il lungo e buio inverno che i danesi sfoderano le loro armi migliori: hygge e milioni di candele!

Hygge è uno stile di vita e in poche parole significa creare un’atmosfera accogliente e godersi il bello della vita con le persone care. Proprio l’atmosfera accogliente e rilassata, il bagliore delle candele e le luci soffuse nei locali, mi hanno fatta sentire a casa da subito.

Sarà l’hygge la ragione per cui i danesi sono tra le persone più felici al mondo?

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