Tra tutte le capitali europee, Varsavia non è mai stata in cima alla mia lista di viaggio. Forse perché non ne avevo mai sentito parlare particolarmente bene, molto più gettonata e rinnomata Cracovia.
A spingerci qui è stato un insieme di cose: un po’ la curiosità di vedere come fosse realmente, un po’ il prezzo molto conveniente di volo e alloggio.

Partiamo da Roma giovedì sera e arriviamo all’aeroporto di Varsavia-Modlin, con un volo Ryanair, alle 22:00.
Una volta raggiunto il nostro appartamento, nel centro storico, e lasciate le valige, decidiamo di andare a bere qualcosa nel quartiere Praga.
Praga si trova dal lato destro del fiume Vistola, il lato opposto rispetto alla città vecchia. Vi sembrerà di arrivare in un’altra città, dove a partire dagli edifici decadenti, tutto ha l’aria di essere abbandonato. Le istituzioni comuniste del dopoguerra infatti decisero di concentrarsi soltanto sulla ricostruzione del centro storico, incidendo sullo sviluppo della zona e sulla vita dei suoi abitanti: si dice sia un quartiere malfamato, dove dilagano disoccupazione e delinquenza. In realtà è un quartiere che sta subendo un processo di riqualificazione, grazie anche alla presenza di varie gallerie d’arte e negozi di design. Non lo definirei particolarmente attraente, ma sicuramente autentico poiché non subì molti danni durante la guerra.
Proprio questa autenticità si può ritrovare nel locale dove abbiamo trascorso la prima parte della serata: W Oparach Absurdu, pieno di oggetti di antiquariato, tappeti, macchine da cucire sui tavoli. Un luogo confusionario e “polveroso”, ma assolutamente caratteristico e frequentato per lo più da persone del posto.
Successivamente ci rechiamo a Nowy Swiat Street. Qui la situazione è decisamente più movimentata e potete trovare locali aperti fino a tardi.
Di sera potete spostarvi facilmente utilizzando Uber o Free Now (ex MyTaxi) con pochissimi euro (1/2€ a persona max). Prendendo un taxi normale spenderete notevolmente di più.
Il nostro primo giorno inizia nel cuore della città: Stare Miasto (il Centro Storico). A fine novembre si respira già aria natalizia, i mercatini di Natale riempiono la Piazza del Mercato e l’odore di cannella si sprigiona tra i banchi.
Questa parte delle città, la più bella a mio avviso, è stata quasi totalmente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. La ricostruzione degli edifici così fedele l’ha resa un sito patrimonio UNESCO.

Proseguiamo poi Plac Zamkowy (Piazza del Castello), che deve il nome al Castello Reale situato qui, sede di ex monarchi polacchi.
Al centro della piazza, contornata da case colorate, c’è una delle più importanti sculture della città: la colonna del re Sigismondo III Vasa, eretta in suo onore poiché trasferì la capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia.

A circondare la città vecchia ci sono mura di cinta e un Barbacane a pianta semicircolare. Durante la Guerra i resti del Barbacane furono distrutti e vennero nuovamente ricostruiti negli anni ‘50, sulla base di schizzi del XVII secolo. In questo periodo dell’anno ospitano i mercatini di Natale, con artigianato e dolciumi vari.
Andando verso sud percorrerete dei grandi viali con imponenti edifici in stile neoclassico, fino a poi raggiungere la parte nuova della città con i moderni grattacieli.
La varietà degli edifici è una delle caratteristiche principali di questa città. La sua storia, i suoi mutamenti si riflettono principalmente nei suoi edifici: chiese gotiche, palazzi neoclassici, palazzi in stile sovietico e grattacieli moderni.
Per la pausa pranzo vi consiglio di provare Zapiecek, una catena con varie sedi in città che propone cucina tipica polacca a prezzi modici.
Qui trovate i Pierogi, il piatto tipico della cucina polacca. Si tratta di ravioli ripieni di carne, verdure, funghi o patate, serviti semplicemente bolliti o fritti ed accompagnati da salse di vario tipo: al formaggio, ai funghi ecc.

Oltre ai ristoranti dovete provare qualche specialità ai banchi di street food. In particolare non perdetevi l’oscypek: formaggio affumicato alla piastra servito con confettura di mirtilli rossi, ancora meglio se accompagnato dal vin brûlé.
In questo periodo il sole tramonta presto, alle 15:30 è già buio, quindi il mio suggerimento è di dedicare un giorno alla parte vecchia della città e l’altro alla zona nuova.
Nel quartiere finanziario della città dove sorgono numerosi grattacieli c’è l’imponente Palac Kultury i Nauki (il Palazzo della Cultura e della Scienza). Che piaccia o no, è un’icona dell’architettura socialista. È possibile salire al 30° piano, pagando un ingresso di 20 PLN (5€), e ammirare la città dall’alto a 360°.
Per la sera i ristoranti non mancano: per mangiare carne e per il rapporto qualità prezzo vi consiglio Beef’n Pepper, la tartare è strepitosa!
Dopo cena il divertimento è garantito. Se vi piace andare per locali provate sia le discoteche poste ai piani alti dei grattacieli: il The View e il Level 27 sono quelli che mi sento di consigliare oppure i numerosi locali sulla via Mazowiecka. Definirei questa strada l’epicentro della vita notturna di Varsavia. Pieno di locali da un lato e l’altro della strada, aperti fino all’alba. Questo è anche il momento più adatto per provare un’altra specialità polacca: la vodka. Tra le migliori la Belvedere e la Zubrowka.
